Developing Chess Talent
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Parlare di questo libro senza almeno accennare a cosa rappresentano gli scacchi per la città olandese di Apeldoorn sarebbe riduttivo.
Il libro stesso è infatti la sintesi ed il racconto di un esperienza iniziata nel 1990 e che, nel tempo, ha fatto della città olandese un vero e proprio esempio virtuoso di come gli scacchi possano impattare positivamente sull'intero tessuto sociale, arricchendo ed integrando l'offerta formativa e culturale e ponendosi come concreta attività di pratica sportiva per tanti giovani.
Nel 1999, per sostenere la diffusione degli scacchi, si è addirittura costituita un'apposita fondazione la SBSA, acronimo di “Stichting Bevorderen Schaken Apeldoorn” (Fondazione per la Promozione degli Scacchi ad Apeldoorn). La fondazione è rimasta operativa fino al 2011 quando le attività scacchistiche ad Apeldoorn sono continuate, con un nuovo modello organizzativo, tramite la Schaakacademie Apeldoorn ossia l'Accademia Scacchistica di Apeldoorn.
Tantissime le iniziative e le idee innovative che hanno permesso a tanti giovani di talento di sviluppare le loro capacità ed ottenere grandi risultati con gli scacchi.
A cominciare da Merijn van Delft, uno degli autori del libro, maestro internazionale formatosi proprio alla “scuola di Apeldoorn” e divenuto a sua volta formatore, istruttore ed allenatore di tanti giovani scacchisti.
Il vero motore di questa incredibile esperienza scacchistica è però, senz'altro, il papà di Merijn, il dottor Karel van Delft, psicologo e grande appassionato di scacchi.
Karel, assieme ad un gruppo di amici e collaboratori ha realizzato un esperienza tale che, come scrive il GM Artur Yusupov nella prefazione al libro stesso: “La cosa piuttosto unica nella cultura scacchistica di Apelrdoorn è che tutti vengono coinvolti nelle attività scacchistiche: dal principiante al gran maestro!”
Il libro è diviso in varie sessioni che affrontano molti argomenti, partendo dalla definizione del talento negli scacchi e al metodo per favorire lo sviluppo di questo talento in quei giovani che ne risultino forniti. Viene definito anche una sorta di protocollo su come impostare l'insegnamento degli scacchi e su come coinvolgere e rendere partecipi, ognuno nel suo ruolo specifico, le varie componenti: istruttori, allenatori, genitori e naturalmente i giovani scacchisti stessi.
Il libro da anche una serie di suggerimenti sulle azioni specifiche quali tornei, conferenze, iniziative nelle strade e nelle piazze, eccetera, che contribuiscono nel loro insieme, a sviluppare una cultura scacchistica diffusa. Anche gli aspetti comunicativi non sono trascurati, con suggerimenti su come veicolare le notizie e le informazioni delle varie attività.
Un manuale a 360 gradi che ha ottenuto importanti riconoscimenti e che è stato raccomandato nel 2010 dalla FIDE Trainers Commission.
A riprova della grande considerazione di cui gode il libro, ma direi di più, l'intera esperienza scacchistica di Alperdoorn, le collaborazioni di tanti noti scacchisti, a partire dal già citato Yusupov che ha curato la prefazione del libro stesso, per andare, citandone solo un paio, a Bronstein e Timman.
Il libro in versione cartacea è andato esaurito sia nell'edizione in olandese che nelle due edizioni in inglese, è invece tuttora è disponibile in versione e-book in inglese.
Al libro è dedicato un sito specifico http://www.chesstalent.com/ , che vi consigliamo di visitare e che abbiamo inserito nella nostra sezione LINK. Il sito è ricco di riferimenti ed informazioni dettagliate ed offre l'opportunità, per chi lo volesse di acquistare il libro.
Per concludere aggiungiamo che siamo in attesa di ricevere e pubblicare un articolo dal dottor Karel van Delft in cui ci parlerà delle iniziative scacchistiche tuttora in atto ad Apeldoorn.